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Rossano C.
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Rossano Calabro, Estate 1995.
Sito naturale di
Pinguicula crystallina subsp. hirtiflora.

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Click here for a preview  Sara'... Seguendo dettagliate istruzioni su una mappa il posto dovrebbe essere questo... eppure vedo solo un buco in mezzo ai cespugli, e la temperatura e siccita' sono tutto fuorche' adatte a una Pinguicula crystallina.
Click here for a preview  Forse... Il buco in realta' e' una incavatura nella roccia da cui sgorgano degli stillicidi d'acqua. Incredibilmente mentre intorno e' secchissimo, qui la parete e' umida, quasi fradicia, e ricoperta di Adianthum capillus-veneris, la comune capelvenere.
Click here for a preview  Eccole! Trovate! Ce ne sono a decine ma la scarsa luminosita' mi permette di fotografare solo queste. Le vedete la' al centro, piccoline?
Click here for a preview  Ingrandimento Eccone una in fiore, ingrandimento della foto precedente. Mi spiace per la qualita' *orrida* ma la foto era sfocata a causa della bassa luminosita'. [forte zoom interpolato]

 
             
 

La visita a Rossano Calabro risale all'estate del 1995.

Le istruzioni per raggiungere il sito mi erano state date direttamente da uno dei maggiori esperti del genere Pinguicula, ed erano in effetti sorprendentemente dettagliate.

Il sito era, allora, piuttosto ristretto: qualche decina di metri quadrati di parete verticale ricoperta di capelvenere. Le piante di Pinguicula crystallina subsp. hirtiflora erano direttamente attaccate alla parete, o al muschio, appena sotto le fronde delle felci.

Le piante si presentavano a gruppetti di 5-6, in vari stadi di sviluppo, da piante adulte e con fiore, a piante piccole con appena 2 foglioline di pochi millimetri. In totale ci saranno stati un centinaio di esemplari.

Il terreno era un miscuglio di sabbia e fanghiglia ferrosa rossa. Insomma, tutto fuorche' la classica "torba" che uno si aspetterebbe da una pianta carnivora. La temperatura all'esterno dell'incavatura era altissima, mentre qui per effetto dell'acqua in caduta libera e dell'ombra era decisamente inferiore. A livello delle radici, perennemente bagnate, direi che era quasi "fresco".

Vista la morfologia del luogo (la zona intorno a Rossano) penso che non sia azzardato pensare che ci siano altri siti come questo.

Ho raccolto (con permesso dell'Orto Botanico) un paio di esemplari che ho spedito a Loyd Wix del "Pinguicula Study Group" (gruppo di appassionati fanatici del genere Pinguicula), in Inghilterra, che pare abbia avuto un incredibile successo nel loro mantenimento e coltivazione. I pochi semi che avevo raccolto per me, invece, sia seminati in torba che in terreno sabbioso alcalino, non hanno dato alcun risultato.

Pare (anche se non ne ho notizia certa) che l'anno scorso un incendio abbia completamente devastato il sito, cancellando ogni pinguicola. Il "Pinguicula Study Group" si e' subito attrezzato ed ha ottenuto un gran numero di piante e semi dagli esemplari che avevo spedito loro nel 95. Queste piante sono pronte per essere reintrodotte nel sito e riparare al danno causato dall'incendio. Se qualcuno ha in programma una visita da quelle parti, mi contatti (cars@civ.bio.unipd.it) e provvedero' a fornire istruzioni molto dettagliate e il materiale con cui ripopolare il sito. Sarebbe un'azione degna della nostra associazione, no?

Ringrazio Mario e Licia, due persone speciali che, con estrema pazienza, mi hanno portato in questo sito e hanno pazientato mentre scattavo le mie foto...
 
         
  Pagina aggiornata al:
3 Luglio 1999.
 
Layout & programming by Fabio d'Alessi, 1999
 
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